Questa è solo una parte dei miei lieviti. Durante la quarantena ho consumato quasi tutta la mia scorta, tra lievitati a go go ed esperimenti di moltiplicazione e conservazione, l'ho quasi finita.
Credo di aver trattato il lievito di birra e il lievito madre in ogni modo.
Riguardo al lievito madre ho un ultimo (forse) passaggio da condividere con voi: come congelarlo e successivamente riattivarlo.
Procedimento
Per conservarlo in congelatore, una volta rinfrescato e lasciato raddoppiare l'impasto,
basterà stenderlo con il mattarello a formare una sfoglia alta più o meno 1 cm,
avvolgerla nella carta forno,
nella pellicola trasparente
ed infine in un foglio di alluminio.
Segnare la data di congelamento
e riporre in congelatore. Il lievito così conservato avrà una scadenza di non oltre tre mesi.
Per riattivarlo, togliere il panetto dal congelatore e riporlo in frigorifero per 24 ore.
Trascorso il tempo in frigo possiamo aprire il pacchetto e, nel caso all'apertura del pacchetto notiamo che si è formata una crosticina, possiamo rimuoverla sollevandola leggermente con la lama di un coltello.
Quando il panetto ha raggiunto la temperatura ambiente si può procedere al rinfresco pesando la pasta madre, unendo lo stesso peso in farina (la stessa utilizzata per l'impasto iniziale) e poco meno della metà del peso in acqua (es. 100 g di lievito madre + 100 g farina + 40 ml di acqua a temperatura ambiente). Formare un panetto, metterlo in una ciotola, coprire con pellicola e lasciare lievitare per 24 ore a temperatura ambiente.
Nel caso trascorse le 24 ore il lievito non si sia attivato, procedere con un'altro rinfresco, tenendo sempre l'impasto coperto e a temperatura ambiente.
- A me è capitato di dover fare tre rinfreschi prima che la pasta madre fosse di nuovo attiva.
Grazie, consiglio molto utile.
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