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domenica 9 ottobre 2011

Casa -

Non ci sono dubbi la casa è il mio regno. E' il mio luogo di relax, è il posto dove più mi sento a mio agio e dove posso riprendermi dallo stress e dalle fatiche quotidiane.
Dopo le faccende di casa, adoro sedermi sul divano e guardarmi intorno:
io sono letteralmente innamorata della mia casa, nei suoi pregi e nei suoi difetti. E' la parte di me da coccolare e gestire rendendola un nido per me e per la mia famiglia.
Quando la metto in ordine sento che tutto è molto più facile e mi soddisfa vedere i risultati dei miei sforzi.
Nella mia mente un po' schematica ho stabilito delle regole che rendono la casa quotidianamente seguita in modo da ottenere un risultato abbastanza buono della gestione.
Ci sono delle priorità irrinunciabili, come pulire tutti i giorni cucina e bagni (pavimenti compresi) dove l'igiene deve essere messa al primo posto. Ritaglio sempre prima di uscire, il tempo per arieggiare e riordinare le camere, letti compresi. Tempo permettendo poi, cerco di riassettare il salotto visto chè è la stanza d'accoglianza nell'aprire la porta d'ingresso.
Appena sposata ricordo che avevo un'agenda con segnata settimanalmente una lista delle cose da fare, ora l'agenda non serve più: tutto è entrato a forza in me. Tenere la casa ordinata e pulita è una condizione mentale e necessaria per risparmiare tempo ed energia.
Personalmente ho alcune regole che sicuramente sono più semplici da seguire quando sono a casa, ma che anche quando lavoravo, cercavo di non dimenticare:
- NON rimando, avendone la possibilità, mai le cose del quotidiano. Lavo quando devo e faccio lo stesso con lo stiro. Anche le cose più veloci e stupide da fare, le faccio e basta. Cerco sempre di non perdere tempo in modo da averne per me almeno un pochino.
- Cerco sempre di pianificare il più possibile la giornata e le cose da fare e di rispettare ciò che mi sono imposta, senza però esagerare. Per esempio la lista della spesa, che puntualmente dimentico a casa e quindi devo ricorrere alla memoria, la aggiorno mano a mano che le cose esauriscono in dispensa o in lavanderia.
- Ho abituato i miei figli alle regole fondamentali di ordine e pulizia; la loro camera è il loro territorio e quindi, a maggior ragione, la devono curare. Quando hanno tempo la riassettano e se non vanno al lavoro il letto lo riordinano da soli. Anche la biancheria sporca la portano loro in lavanderia.
Il bagno è un luogo "pubblico" quindi chi lo usa cerca di tenerlo pulito, doccia e vasca compresi.
Stesso discorso per la cucina. Ci sono giorni in cui pranzano da soli e puntualmente chiedo loro di riassettare al meglio e far andare la lavastoviglie nel caso servisse.
Forse pensate che sono esagerata, ma ritengo che sicuramente questo mi aiuta me senza alcun dubbi aiuta anche loro ad autogestirsi in qualsiasi occasione.


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